Codice Civile art. 2506 ter - Norme applicabili 1 .Norme applicabili 1. [I]. L'organo amministrativo delle società partecipanti alla scissione redige la situazione patrimoniale e la relazione illustrativa in conformità agli articoli 2501-quater e 2501-quinquies. [II]. La relazione dell'organo amministrativo deve inoltre illustrare i criteri di distribuzione delle azioni o quote e deve indicare il valore effettivo del patrimonio netto assegnato alle società beneficiarie e di quello che eventualmente rimanga nella società scissa. Quando la scissione si realizza mediante aumento di capitale con conferimento di beni in natura o di crediti, la relazione dell'organo amministrativo menziona, ove prevista, l'elaborazione della relazione di cui all'articolo 2343 e il registro delle imprese presso il quale tale relazione è depositata2. [III]. Si applica alla scissione l'articolo 2501-sexies; la situazione patrimoniale prevista dall'articolo 2501-quater e le relazioni previste dagli articoli 2501-quinquies e 2501-sexies, non sono richieste3 quando la scissione avviene mediante la costituzione di una o più nuove società e non siano previsti criteri di attribuzione delle azioni o quote diversi da quello proporzionale o quando la scissione avviene mediante scorporo con la costituzione di una o piu' nuove societa' e il progetto prevede l'assegnazione di tutte le azioni o quote alla sola societa' scissa4. [IV]. Con il consenso unanime dei soci e dei possessori di altri strumenti finanziari che danno diritto di voto nelle società partecipanti alla scissione l'organo amministrativo può essere esonerato dalla redazione dei documenti previsti nei precedenti commi. [V]. Sono altresì applicabili alla scissione gli articoli 2501-septies, 2502, 2502-bis, 2503, 2503-bis, 2504, 2504-ter, 2504-quater, 2505 primo e secondo comma, 52505-bis e 2505-ter. Tutti i riferimenti alla fusione contenuti in detti articoli s'intendono riferiti anche alla scissione. [VI]. Nella scissione mediante scorporo il socio della societa' scissa che non ha consentito all'operazione non puo' esercitare il diritto di recesso previsto dagli articoli 2473 e 2502 6.
[2] Il secondo periodo del comma, è stato aggiunto dall'art. 27 l. 30 ottobre 2014, n. 161. [3] L'art. 1 d.lg. 22 giugno 2012, n. 123, ha sostituito le parole «la relazione ivi prevista non è richiesta» con le parole «la situazione patrimoniale prevista dall'articolo 2501-quater e le relazioni previste dagli articoli 2501-quinquies e 2501-sexies, non sono richieste». V. Avviso di rettifica in G.U. 4 luglio 2003, n. 153. [4] Le parole «o quando la scissione avviene mediante scorporo» sono stata inserite dall'art. 51, comma 3, lett. c), n.1, d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19. Ai sensi dell'art. 56, comma 2, del medesimo decreto, il citato art. 51 si applica a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto. La società che ha trasferito la sede statutaria all'estero prima di tale data mantenendo l'iscrizione nel registro delle imprese continua a essere regolata dalla legge italiana e, ai fini della giurisdizione e della legge applicabile, la sua sede si considera ubicata presso il registro delle imprese presso il quale ha mantenuto l'iscrizione. Per l'applicazione, v., inoltre, quanto disposto dai commi 1, 4 e 5 del d.lgs. n. 19, cit. Successivamente le parole: «con la costituzione di una o piu' nuove societa' e il progetto prevede l'assegnazione di tutte le azioni o quote alla sola societa' scissa» sono state inserite dopo le parole «avviene mediante scorporo» dall'art. 2, comma 1, lett. c), n. 1) d.lgs. 19 giugno 2025, n. 88. [5] La parola «2505,» è stata inserita dall'art. 24 d.lg. 28 dicembre 2004, n. 310. Le parole «primo e secondo comma» sono state inserite dall'art. 1 d.lg. 22 giugno 2012, n. 123. [6] Comma aggiunto dall'art. 51, comma 3, lett. c), n. 2, d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19. Ai sensi dell'art. 56, comma 2, del medesimo decreto, il citato art. 51 si applica a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto. La società che ha trasferito la sede statutaria all'estero prima di tale data mantenendo l'iscrizione nel registro delle imprese continua a essere regolata dalla legge italiana e, ai fini della giurisdizione e della legge applicabile, la sua sede si considera ubicata presso il registro delle imprese presso il quale ha mantenuto l'iscrizione. Per l'applicazione, v., inoltre, quanto disposto dai commi 1, 4 e 5 del d.lgs. n. 19, cit. Da ultimo, sostituito dall'art. 2, comma 1, lett. c), n. 2) d.lgs. 19 giugno 2025, n. 88. Il testo precedente era il seguente: «Alla scissione mediante scorporo non si applica il diritto di recesso previsto dagli articoli 2473 e 2502» InquadramentoCosì come previsto per l'operazione di fusione, il legislatore prescrive il deposito presso le sedi sociali durante i trenta giorni precedenti la deliberazione, di copia della situazione patrimoniale delle società che partecipano alla scissione, della relazione dell'organo amministrativo e della relazione degli esperti, salva la deroga di cui all'articolo 2501-sexies c.c. Tuttavia i soci e i possessori di strumenti finanziari che conferiscono diritto di voto, possono deliberare con consenso unanime, l'esonero dal deposito di tale documentazione, poiché richiesti dal legislatore nell'esclusivo interesse dei soci. Le situazioni patrimoniali, redatte dai rispettivi organi amministrativi, non possono essere riferite ad una data anteriore centoventi giorni prima dal giorno in cui il progetto di scissione non sia depositato presso la sede della società. Tuttavia, possono essere sostituite dal bilancio dell'ultimo esercizio se sia stato chiuso non oltre sei mesi prima dal giorno del deposito. Non è invece ammessa deroga per la redazione della relazione illustrativa, la quale deve contenere l'indicazione dei criteri di distribuzione delle azioni e delle quote, nonché il valore effettivo del patrimonio netto assegnato alle società beneficiarie. L'art. 51 del d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19, ha adeguato la disposizione in esame alla nuova figura della scissione mediante scorporo, introdotta con l'art. 2506.1 c.c. E' stato, quindi, integrato il quarto comma dell'articolo in esame e, al quinto comma, è stato precisato che alla scissione mediante scorporo non si applica il diritto di recesso previsto dagli articoli 2473 e 2502. Tale ultima indicazione è finalizzata ad individuare il limite della responsabilità solidale e consentire ai terzi di avere cognizione in merito alla società cui sia stato attribuito il proprio credito, onde verificare se alla stessa sia stato attribuita una entità considerevole del patrimonio, da cui ne discende inevitabilmente una maggior tutela per i principî di cui sopra (Irrera, 273). La relazione degli amministratori deve essere redatta anche in caso di scissione parziale (Trib. Brescia, 11 marzo 1998, in Soc., 1998, 701). In caso di scissione è consentito che gli amministratori attestino che il valore contabile del patrimonio netto trasferito non sia superiore al valore effettivo del patrimonio stesso (App. Torino, 24 agosto 2000, in Giur. it., 2000, 2317; Trib. Napoli, 23 luglio 1993, in Foro it., 1994, 235). L'eventuale non veridicità dei valori contenuti nei documenti prescritti, dà luogo a responsabilità degli amministratori (Paolini, 317). Qualora la scissione sia realizzata mediante aumento del capitale con conferimento di beni in natura o crediti, gli amministratori dovranno redigere anche la relazione di stima di cui all'articolo 2343c.c., nonché indicare il Registro delle Imprese presso cui è depositata. La relazione degli esperti ha ad oggetto la congruità del rapporto di cambio ed i criteri di attribuzione delle azioni o quote ai soci, da cui è consentito prescindere qualora la scissione determini la costituzione di una nuova società e si adotti il criterio proporzionale di attribuzione, nonché quando vi rinuncino i soci di ciascuna società all'unanimità. Non avendo il legislatore indicato criteri di valutazione da adottare per la determinazione del rapporto di cambio, si ritiene che la congruità di esso dovrà essere giustificata sulla base di criteri di valutazione ragionevoli, la cui adeguatezza costituisce appunto l’oggetto della relazione degli esperti (Lucarelli, 1661). La relazione è prescritta nell'interesse dei soci, poiché è posta a garanzia del valore delle azioni o quote (Trib. Udine, 18 agosto 1997). Carattere di necessarietà riveste invece la relazione giurataex art. 2343 c.c. in caso di scissione regressiva, in caso di scissione parziale (attuandosi in tal caso un vero e proprio conferimento alle società beneficiarie), nonché nel caso in cui il capitale sociale delle beneficiarie sia superiore al patrimonio netto assegnato, costituendo garanzia dell'effettività del valore del capitale eccedente il valore del patrimonio netto assegnato. Procedimento di scissioneIl legislatore ha mutuato dalla disciplina sulla fusione le ulteriori fasi del procedimento di scissione, estendendo anche la semplificazione normativa prevista dall'articolo 2505 c.c. per le fusioni per incorporazione di società totalmente partecipate o di società partecipate per il 90%, in forza del richiamo operato dall'ultimo comma dell'articolo 2506-ter. Una volta iscritto l'atto di scissione nel Registro delle Imprese, gli effetti dell'operazione divengono definitivi; gli interessi dei soci lesi dalla legittimità dell'operazione potranno essere tutelati unicamente con l'azione risarcitoria (Trib. Milano, 12 marzo 2014). BibliografiaIrrera, Scissione delle società, in Dig. comm., XIII, Torino, 1996; Lucarelli, Artt. 2506 - 2506-quater, in Commentario del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell’azienda. Della concorrenza, artt. 2452-2510, a cura di Santosuosso, Torino, 2015; Paolini, La scissione delle società, in Schiano di Pepe, Trattato società di capitali, Milano, 1999.
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